orecchio del nuotatore

Con l’arrivo della bella stagione la prospettiva di un tuffo al mare o in piscina diventa sempre più allettante e sono molti, sia grandi che piccini, che in queste settimane si concederanno una bella nuotata. L’acqua della piscina però può rivelarsi molto pericolosa per la salute delle orecchie, soprattutto se non si indossano otoprotettori. Non a caso in questo periodo si registra una maggiore frequenza di otite esterna, conosciuta anche come orecchio del nuotatore.

L’orecchio del nuotatore è un’infiammazione del canale uditivo provocata dalla presenza di virus, funghi o batteri (in particolare Staphylococcus aureus e Pseudomonas aeruginosa) nelle orecchie. È una malattia tipica dei nuotatori perché la piscina offre un ambiente adatto alla proliferazione dei batteri.

L’acqua infatti, ricca di cloro, può lesionare il canale uditivo esterno e rimuovere il cerume che, come abbiamo ricordato in questo articolo, è essenziale per la protezione delle orecchie. Inoltre, anche l’acqua che resta bloccata a lungo nel canale contribuisce alla proliferazione dei batteri. Ecco perché è sempre raccomandato indossare i tappi per le orecchie quando si pratica il nuoto, non solo a livello agonistico.

In alcuni casi, l’orecchio del nuotatore può derivare da una scorretta pulizia delle orecchie, effettuata con detergenti molto aggressivi che distruggono il tessuto epiteliale creando un terreno fertile per i batteri, oppure può essere una degenerazione di un’infezione all’orecchio medio (otite media).

Ma quali sono i sintomi dell’otite esterna o orecchio del nuotatore?

Orecchio del nuotatore: sintomi, diagnosi e cura

I sintomi di questa infezione sono molto evidenti. Si avvertono innanzitutto problemi uditivi come acufene, ipoacusia, sensazione di pienezza auricolare e orecchio ovattato. A questi si aggiungono otalgia (dolore all’orecchio), infiammazione dei linfonodi, edema auricolare, iperemia (aumento di sangue nell’orecchio) e arrossamento di tutta la zona interessata.

Ma come distinguere l’orecchio del nuotatore da un’altra patologia dell’orecchio? È necessario effettuare un test otoscopico, cosicché il medico o l’otorino possa essere preciso nella sua diagnosi. Dall’esame visivo con l’otoscopio infatti, è possibile evidenziare i sintomi caratteristici di questa otite, ossia l’edema e l’iperemia. Con la biopsia e l’esame del cerume invece si identifica il virus o il batterio responsabile dell’infezione.

Per curare correttamente l’orecchio del nuotatore si percorrono due strade parallele: bloccare l’infezione e uccidere il patogeno responsabile. Si procede quindi con una terapia a base di antibiotici specifici e si effettua una pulizia professionale dell’orecchio. In alcuni casi, il medico può prescrivere del cortisone da applicare localmente per alleviare l’infiammazione e delle gocce auricolari per ripristinare la produzione di cerume e rimuovere le cellule epiteliali morte.

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